La storia di un’idea
All’inizio era la Qualità dei prodotti e quindi dei processi di produzione e di progetto.
Poi la Qualità dei servizi e quindi dei processi in generale.
La presa di coscienza del forte legame tra Qualità dei processi e riduzione dei costi e tempi di esecuzione ha portato ad associare all’idea di Qualità quella di “efficienza“.
L’assunzione della Qualità a variabile competitiva ha portato alla definizione del concetto di “miglioramento continuo“.
La crescente consapevolezza della valenza universale della Qualità nelle sue diverse accezioni ha visto progressivamente coinvolti anche i servizi pubblici e la Pubblica Amministrazione.
Si può affermare che ormai ogni aspetto della vita organizzata è interessato e messo alla prova dall’evoluzione della cultura della Qualità.
E’ in questo contesto che opera AICQ, continuando ad aiutare le organizzazioni, pubbliche e private, ad affrontare la sfida della Qualità, nell’interesse dell’economia del Paese e della Qualità della vita di tutti.
L’AICQ in Italia
AICQ (inizialmente Associazione Italiana per il Controllo della Qualità) nasce a Milano l’11 maggio 1955 per opera di un piccolo gruppo di esperti, studiosi, industriali, manager e tecnici che già da alcuni anni – sotto l’egida del Comitato Nazionale della Produttività, alle dipendenze del Consiglio dei Ministri – si erano riuniti per diffondere i metodi del controllo della Qualità nei processi produttivi e nei servizi.
All’atto della costituzione l’ingegner Carlo Rossi, allora direttore dell’UNI, viene eletto Presidente della neonata Associazione.
L’AICQ Piemontese
Nasce a Torino nel 1955, come sezione dell’Associazione Italiana per il Controllo della Qualità. Nel 1982 assume l’attuale assetto di Confederata Piemontese di AICQ, con competenza anche per la Val d’Aosta. Ad oggi, ad essa aderiscono circa 260 Soci, rappresentanti imprese industriali e di servizi, organizzazioni pubbliche e private, professionisti.
La sua finalità è di promuovere, favorire e realizzare lo studio, lo sviluppo e l’applicazione delle metodologie e dei sistemi per il miglioramento della cultura della qualità.
Se si esamina la composizione dei 16 soci fondatori e successivamente quella, per esempio, dei componenti del Consiglio Nazionale 1967-69 (e dei corrispondenti Consigli delle Sezioni di Milano e Piemontese), appare una nettissima prevalenza della grande industria manifatturiera: Fiat, Fece Standard, Montacatini Edison, Pirelli, Necchi, Falck, Ignis, SGS, Riv-SKF, Olivetti, Telettra…
Nel 1956 AICQ partecipa alla creazione dello European Organization for Quality (EOQ), di cui resta membro fondatore, estendendo così la propria attività in ambito internazionale.
Dal 1982 AICQ assume l’attuale struttura di Federazione formata da un’Associazione Nazionale e sette Associazioni Territoriali.
In tutti questi anni AICQ ha saputo creare una fitta rete di scambi e relazioni con ministeri, università, associazioni di categoria, gruppi di studio e ricerca.
Nel frattempo ha proseguito la sua azione all’estero, insieme alle analoghe organizzazioni europee ed internazionali impegnate a sviluppare la cultura della Qualità.
I soci dell’Associazione, suddivisi in Soci individuali, collettivi e sostenitori, sono cresciuti regolarmente nel corso del tempo, fino agli anni Novanta, in cui si è verificata una notevole accelerazione delle adesioni, in linea con l’evoluzione culturale del nostro Paese e l’enfasi su sistemi di gestione qualità e certificazione.
Negli ultimi anni si assiste ad una fase di maggiore maturità e selettività legata alle crisi e alle trasformazioni che stanno interessando profondamente il mondo economico.